Friday, January 22, 2016

Matteo Renzi contro la legalizzazione della cannabis: “gli italiani non sono pronti”

Matteo Renzi, premier Italiano


Matteo Renzi non vuole la  depenalizzazione e la conseguente legalizzazione della cannabis, almeno per il momento. A confermarlo è un articolo di Repubblica.it, che mostra l'indecisione del premier italiano nel legalizzarla:  preoccupato riguardo l'opinione pubblica, in quanto questa manovra potrebbe essere considerata come un passo indietro nella questione droga in Italia.

Il capo della polizia Alessandro Pansa ha dichiarato che il reato per coltivazione di cannabis intasa inutilmente le procure. Con la depenalizzazione della coltivazione si assicura ad ogni cittadino la possibilità di coltivare per uso personale un numero così basso di piante, 5:00 per essere precisi, che è praticamente illogico parlare di spaccio.

Anche il ministro Angelino Alfano si era dichiarato contrariato alla depenalizzazione, oltre ad aver dimostrato opposizione rispetto al reato di clandestinità. Questo dimostra uno scarso interesse da parte del governo nei confronti dei cittadini e dei diritti civili ed individuali.

In un decreto firmato dal ministro dell'Interno in cui si declassavano alcuni reati, facendoli diventare solamente delle sanzioni amministrative, Sono stati depennati due reati in particolare: il reato di clandestinità  e  la mancanza di una autorizzazione alla coltivazione di cannabis. Infatti, a causa di questi due reati, la discussione del decreto si era fermata.  per superare questo ostacolo, il governo ha ben pensato di cancellarli e farli sparire,  continuando a considerarli come reati penali.
La mancanza di questa autorizzazione porta a sanzioni  pecuniarie che vanno dai 5000 ai €15.000  per illeciti che attualmente vengono puniti con una detenzione fino a sei mesi, da €10.000 a €30.000 per quelli  che causano detenzione fino ad un anno ed infine dai 10.000 ai 50000 per reati con attuale pena detentiva che supera un anno. 



Il decreto di legge per la legalizzazione della cannabis prevede la libera coltivazione per uso personale di un numero massimo di 5 piante, con autorizzazione.  inoltre si permette la detenzione di 15 grammi di marijuana in casa oppure di 5 grammi fuori.
Inoltre si propone il modello dei cannabis Social Club spagnoli, in cui si può coltivare cannabis per arrivare ad un massimo di 50 associati, tutti maggiorenni e con residenza in Italia.
Si sta discutendo attualmente anche per l'apertura di alcuni dispensari  statali per vendita di cannabis.

Rimane scandalosa l'idea che chiunque voglia evitare di  finanziare le mafie e la criminalità, coltivandosi la propria piantina,  sara soggetto a un processo che inevitabilmente finirà nelle carceri, traducendosi in un costo maggiore per la polizia e la macchina giudiziaria  italiana.tutto questo ci porta ad una semplice domanda:  perché questo Governo adotta una  mentalità antiproibizionista,  quali saranno le ripercussioni sulla proposta di legge che riguarda la legalizzazione di cannabis che verrà discussa in Parlamento?